Il fondatore e amministratore delegato di Tesla entra nel Forum che dovrà suggerire al neopresidente le mosse di politica economica. Leggi l’articolo a cura della redazione di QualEnergia.it.

Sembra difficile da credere, ma alla corte di Donald Trump ci sarà anche il paladino dell’auto elettrica, Elon Musk.

Il fondatore e amministratore delegato di Tesla, infatti, è stato scelto dal neopresidente repubblicano per diventare consulente della nuova amministrazione nell’ambito dello Strategic and Policy Forum, che dovrà suggerire a Trump gli indirizzi di politica economica e del lavoro.

Le posizioni di partenza tra i due non potrebbero essere più diverse: Trump fin dalla campagna elettorale ha criticato la scienza del cambiamento climatico e sta creando una squadra di governo orientata alle fonti fossili (vedi QualEnergia.it), mentre Musk è un sostenitore della green economy “alla portata di tutti” ed è convinto che sia necessario sostituire i carburanti tradizionali con tecnologie a emissioni zero.

Musk nei mesi passati ha evitato di esporsi troppo a favore o contro i due candidati alla Casa Bianca, ma in un’intervista dello scorso novembre alla CNBC ha dichiarato che Trump non era la persona giusta per guidare il paese. A cosa si deve questo “disgelo” tra il magnate repubblicano e l’industria hi-tech della Silicon Valley?

Del Forum strategico fanno parte, per il momento, 19 leader di vari settori industriali-finanziari tra cui General Motors, JPMorgan Chase, Walt Disney e Wal-Mart. Nel gruppo c’è anche Travis Kalanick, fondatore e amministratore delegato di Uber, l’azienda con sede a San Francisco che, in pochi anni, è cresciuta da start-up a colosso dei trasporti smart gestiti da un’applicazione mobile.

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(Photo credit: snopes.com)