In Danimarca il bike to school non teme la neve. Qualche giorno fa un servizio fotografico di un’agenzia stampa ha fatto il giro del web: una mamma che, con la strada imbiancata dalla neve e con temperature prossime allo zero, accompagna i suoi due gemelli all’asilo trasportandoli nel cassone di una cargo bike. Il fatto è che la mamma in questione era la Principessa Mary di Danimarca, Paese in cui la ciclabilità urbana è così radicata e diffusa che viene preferita come modalità di spostamento anche quando le condizioni meteorologiche non sono così favorevoli. Insieme con loro, a qualche pedalata di distanza, un discreto servizio di scorta in bicicletta e la compagnia del cane Ziggy.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si è trattato di un servizio “posato” a uso e consumo di obiettivi e telecamere dal momento che il bike to school della famiglia reale danese è pressoché quotidiano e viene svolto alternativamente da entrambi i genitori. Lo conferma l’immagine postata oggi sui social da M. Colville-Andersen, fondatore del portale Copenhagenize: questa volta c’è il sole, il Principe Frederik di Danimarca pedala la cargo bike trasportando nel cassone il piccolo Vincent, mentre la sua gemellina Josephine li segue pedalando una bici con le rotelle (ha cinque anni e siamo sicuri che presto le toglierà, ndr).

Questo a dimostrazione del fatto che nei Paesi in cui c’è la volontà politica di fare qualcosa di concreto per migliorare la viabilità urbana, l’esempio viene innanzitutto da chi regge le sorti della Nazione: la Danimarca, dove chi ha il sangue blu rinuncia all’auto blu, rappresenta sicuramente un modello cui dovrebbero ispirarsi tanti amministratori pubblici italiani che nei convegni sostengono la bicicletta e sulle strade si spostano quasi esclusivamente in automobile.

Non è una questione di schieramenti politici, ma di coerenza e di buonsenso: se chi governa, a tutti i livelli, cominciasse a dare il buon esempio partendo dall’accompagnare i figli a scuola in bicicletta, sicuramente il sistema-Paese ne trarrebbe giovamento con meno traffico, meno inquinamento e strade più vivibili per tutti. Dimostrando che si può fare: basta volerlo e cominciare a pedalare.