In Italia non ci sono normative per l’uso condiviso di veicoli.

Purtroppo in Italia, differentemente dagli altri paesi, non esiste ancora una normativa in termini di carpooling e car sharing. Infatti, nonostante molti provvedimenti che fanno riferimento al carpooling, un settore in continua crescita, manca una vera e propria normativa che ne definisca i parametri. Il sistema ormai noto della Bla Bla Car, ovvero una tipologia di piattaforma online che mette in contatto automobilisti con posti liberi, con passeggeri che desiderano viaggiare verso la stessa destinazione, non segue una normativa precisa, e non perché non voglia ma perché in Italia non esiste un tale tipo di normativa.

Il sito di Bla Bla Car, in un documento che ha condiviso con i membri della commissione Trasporti in occasione dell’audizione riguardo alla proposta di legge sulla promozione dell’uso condiviso di veicoli privati, ha affermato: “In Italia, nonostante la presenza di alcuni provvedimenti che richiamano al concetto di carpooling, non esiste, allo stato attuale una definizione normativa”.

Gli altri paesi europei sarebbero all’avanguardia con i progetti di carpooling, ovvero “auto di gruppo”, un settore che si interessa alla mobilità sostenibile e al car sharing che però in Italia non trova una normativa, ma solo alcuni provvedimenti. Il sito Bla Bla Car mette in contatto passeggeri e conducenti con lo scopo di determinare orari e luoghi in cui poter dare un passaggio verso una destinazione specifica; il carpooling, infatti, rappresenta un’alternativa economica che crea anche relazionalità e socialità a bordo dell’auto.

Inoltre il carpooling, uno dei migliori esempi di mobilità condivisa, consente maggiori possibilità di raggiungere piccoli centri e implica una riduzione dell’inquinamento i e del traffico una maggiore tutela della sicurezza, poiché ospitare a bordo altre persone fa aumentare la soglia di attenzione del conducente e dello stile di guida.

Maggiori informazioni visita: Bla Bla Car

(Photo Credit: Autonews.it)