Inviato al presidente della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo il libro “Muoversi in città”. Ecco il presidente mentre sfoglia il testo che fa il punto sulla mobilità urbana in Italia.
Netcomm: e-commerce, nuovi modelli di delivery e proposte innovative anche in Italia.
Nelle economie sviluppate, la logistica al servizio dell’e-commerce rappresenta l’ultimo grande driver di cambiamento dei network di distribuzione fisica dei prodotti, evolutisi sostanzialmente negli ultimi trent’anni.
I principali player, specie quelli che operano in modalità multi-channel, sono solo all’inizio del loro percorso di trasformazione, in termini di strumenti e infrastruttura, per soddisfare un mercato particolarmente esigente costituito dal “popolo del web”.
E tutto ciò è particolarmente vero soprattutto nel nostro bel Paese.
Le aspettative e le pretese che ognuno di noi ha acquistando qualcosa su Internet sono piuttosto elevate: integrità assoluta del prodotto e perfetta corrispondenza con quanto ordinato; velocità e precisione nella consegna, con imballo adeguato; netto risparmio rispetto ai canali tradizionali off-line; snellezza procedurale nell’eventuale reso.
Le ricerche più recenti nonché il Libro Bianco “Una Nuova Logistica per l’E-commerce. Dal Locker al Drone” di Netcomm confermano questo scenario.
Il mercato dell’e-commerce B2C ha movimentato nel 2014 circa 9,5 milioni di pacchi mensili (tranne che nei mesi estivi), con un incremento del 16% rispetto al 2013, quando i pacchi medi mensili consegnati a fronte di un acquisto online sono stati circa 8 milioni.
Quali allora saranno i nuovi modelli di delivery?
Quali saranno le implicazioni per i merchant, per gli operatori logistici e per i clienti?
Same day delivery, click & collect, drive thru, locker, Uberized economy e nuovi modelli di business, city biker, GDO e modelli di delivery, Google Express, E-commerce e smart home/city: questi sono stati i temi centrali al convegno dello scorso 14 ottobre promosso da Netcomm, dal titolo “La nuova logistica per l’e-commerce. Modelli di delivery e tendenze a confronto”.
Le tendenze italiane secondo Netcomm
Roberto Liscia, presidente Netcomm, spiega che “La consegna è l’elemento che maggiormente incide sulla soddisfazione complessiva dell’e-shopper, seguito dalla facilità di individuazione e di acquisto del prodotto e dalla chiarezza delle condizioni di vendita e di consegna offerte dal merchant in fase di acquisto.
Nonostante gli acquirenti italiani siano mediamente soddisfatti degli attuali servizi logistici offerti dai merchant, diversi elementi mostrano come ci siano interessanti aree di evoluzione.
Il 70% degli e-shopper dichiara di sviluppare fedeltà per un retailer in funzione dell’esperienza di delivery vissuta.
Il 45% ha abbandonato un acquisto on-line al momento del check-out per colpa di elementi inerenti alla consegna, mentre il 40% dei consumatori dichiara di evitare acquisti on-line per timori inerenti al successo della consegna.
Infine,
il 27% degli e-shopper dichiara di essere stato influenzato nella scelta del retailer dopo aver letto sui social media delle review in relazione ai servizi di consegna del retailer”.
Le barriere al perfezionamento dell’esperienza di acquisto online sono riconducibili, insomma, ai costi legati alla consegna e gestione dei resi, oltre che ai tempi di consegna non rispettati.
Lato utenti, invece, si nota una scarsa propensione a pagare per ulteriori servizi, nonostante la richiesta di consegne rapide e che offrano diverse scelte di orario e luogo, in pratica quegli stessi servizi che il cliente non è disposto a corrispondere economicamente.
È necessario dunque educare l’internauta all’acquisto online per far sì che la sua esperienza di acquisto possa acquistare rilevanza anche in vista di una gamma di servizi di logistica più adeguati alle sue richieste.
Come riportato nel Libro Bianco sulla logistica e l’e-commerce, l’84% dei beni fisici è consegnato a casa, mentre il 7,4% è ritirato nel luogo di lavoro.
Le consegne “same day” o nelle 24 ore riguardano l’8% degli acquisti ritirati e l’1% di quelli consegnati.
Ma, appunto, il futuro è nella consegna a domicilio determinata con precisione, secondo giorni e orari prestabiliti.
Cambio di passo in Italia per seguire il mercato mondiale
Per cambiare le abitudini degli e-shopper italiani bisognerebbe orientare la domanda verso nuove soluzioni di delivery: a San Francisco, per esempio, è nata da qualche anno Postmates, un innovativo sistema di logistica urbana che permette di comprare e avere il prodotto consegnato in meno di 1 ora, da tutti i ristoranti e store affiliati nella città.
Postmates è un sito di e- cittadino, navigabile per prodotto, store o marchio.
Uber lancia il servizio di package-delivery RUSH a New York City nel 2014: si usano bici e messaggeri a piedi, si richiede un messaggero tramite l’app dedicata; è possibile seguire il percorso del pacco tramite l’app,
si può ritirare e consegnare tutto, è sia un servizio di Pony Express sia un servizio di city delivery per e-commerce.
Uber EATS invece affilia e gestisce l’e-commerce per i ristoranti, promettendo la consegna in 10 minuti.
In Italia InPost ha lanciato il click&collect attraverso l’attivazione di una rete di locker: sportelli automatici sempre connessi alla rete e videosorvegliati installati presso parcheggi, ingressi di supermercati, stazioni di benzina, ecc., dai quali è possibile ritirare i propri acquisti in assoluta privacy, scegliendo liberamente a quale locker fare il ritiro, all’orario desiderato e con possibilità di pagamento all’atto del ritiro.
Poste Italiane ha rivisto invece la propria offerta per l’e-commerce, facendo una scelta controcorrente: secondo alcune analisi del Gruppo, presentate al convegno da Massimo Curcio, direttore marketing logistica di Poste Italiane, la velocità non è uno degli elementi chiave richiesti dal cliente riguardo le consegne.
Pertanto, Poste Italiane propone Crono, la gamma di servizi non espressi che a prezzo fisso, a seconda del livello scelto, gestisce la consegna al cliente, inclusi i resi.
Riccardo Mangiaracina, direttore dell’Osservatorio e-commerce B2C del Politecnico di Milano, ha analizzato il servizio di delivery dal punto di vista del merchant.
Va ripensata la supply chain nel suo complesso, mettendo al centro la customer experience e non solo la fase finale di distribuzione.
I merchant e gli operatori logistici possono far evolvere il proprio sistema d’offerta, ampliandolo e sfruttando le opportunità di multicanalità che si stanno delineando.
Maggiori informazioni sul sito Logisticamente.it
Vieni Via con me: gli italiani e le nuove forme di mobilità condivisa
Vince l’auto “condivisa”; enormi opportunità di risparmio economico e tutela ambientale; al Sud, nelle piccole città e nelle periferie i servizi di Car Sharing e Car Pooling ancora non arrivano; la politica arranca e non perviene ad una normativa unitaria.
Sono queste le principali evidenze emerse da #VIENIVIACONME, indagine web sulle opinioni degli italiani in tema di mobilità condivisa realizzata da Fleed Digital Consulting e presentata alla biblioteca della Camera dei Deputati il 27 ottobre scorso nell’evento organizzato da Digiconsum.
Oltre 106mila discussioni web e oltre 89mila tweet rilevati sul tema per mezzo miliardo di potenziali visualizzazioni.
si può accedere allo studio tramite il sito ufficiale
- Dicembre, 5
- 1432
- mobilità condivisa
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I cittadini rilevano il traffico
L’iniziativaTrafficFlow prevede il rilevamento del traffico da parte dei cittadini attraverso l’uso di dispositivi di dimensioni ridotte, dotati di una piccola telecamera, piazzati alle finestre di abitazioni private, edifici pubblici o commerciali. Il dispositivo ospita un software di rilevamento in grado di contare i passaggi dei veicoli che transitano su una determinata strada e rilevarne la velocità; è inoltre in grado di monitorare situazioni di traffico rallentato, veicoli fermi, senso di marcia vietato e di suddividere i veicoli in classi di dimensione. L’elaborazione del segnale avviene in ogni caso in tempo reale senza richiedere il salvataggio di alcuna immagine o altri dati sensibili, a tutela della privacy.
Molti sono i possibili utilizzi del sistema: dalla parte dei cittadini la raccolta dei dati di traffico può per esempio supportare eventuali istanze da presentare all’amministrazione in merito a particolari criticità della viabilità urbana. Dalla parte delle amministrazioni locali, la possibilità di avere a disposizione dati certi consente di studiare e quindi predisporre misure alternative alla viabilità urbana e allo stesso tempo di avviare un percorso di condivisione con la cittadinanza sulle eventuali proposte.
Con questo sistema potrebbero, per esempio, essere effettuate campagne prima o dopo l’adozione di determinate misure per la regolazione del traffico, come cantieri della tramvia, manifestazioni, modifiche alla viabilità, rendendo così possibile un confronto con i cittadini basato su dati reali presentati in forma facilmente leggibile.
Il progetto TrafficFlow è finanziato nell’ambito di CAPS, il programma della Commissione Europea chepromuove i progetti di innovazione sociale basati sull’utilizzo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
In Toscana il sistema TrafficFlow è supportato ufficialmente dalla Città Metropolitana. Lasperimentazione, che vede attive o in corso di attivazione numerose postazioni, è condotta da giugno 2015 nelle città di Firenze, Empoli, Campi Bisenzio (progetto ancora in divenire) e Castelfiorentino.
Abbiamo chiesto agli ideatori del progetto di raccontarci i primi risultati di queste esperienze.
“Siamo partiti con questa idea di progetto dopo varie esperienze fatte su sistemi tradizionali e all’inizio avevamo anche il dubbio che la cosa potesse effettivamente funzionare” – spiega Walter Nunziati, coordinatore del progetto per l’azienda Magenta s.r.l.
“Oggi, dopo quasi cinque mesi di sperimentazione, abbiamo attive più di 20 postazioni in 5 Comuni diversi, usando edifici pubblici, negozi, studi tecnici e abitazioni private”.
“Abbiamo raccolto quasi 20.000 ore di dati, misurando l’andamento del traffico su lunghi periodi, e misurando l’impatto degli eventi eccezionali sul traffico stesso. Tra le cose più curiose è stato interessante osservare in modo preciso le variazioni dovute ad esempio ai principali eventi sportivi, come le partite di Fiorentina ed Empoli. Durante la tempesta del primo agosto in zona Firenze sud, abbiamo osservato in tempo reale la drastica riduzione del traffico dovuta alle condizioni meteo critiche”.
“Un aspetto che merita sottolineare è la disponibilità incontrata da parte delle amministrazioni locali, che hanno colto il merito di questo approccio partecipativo al monitoraggio del traffico, in particolare per le attività di pianificazione in ambito di mobilità”.
“La sperimentazione è ancora aperta, sia per quanto riguarda le installazioni, che per quanto riguarda l’uso dei dati. Coloro che fossero interessati a partecipare possono contattarci ad uno dei riferimenti.”
Riferimenti:
Slide illustrative
La svolta dietro l’angolo? La mobilità sostenibile e la sfida al cambiamento. 12° Rapporto Isfort sulla mobilità in Italia
Dopo anni di variazioni negative, interrotte nel migliore dei casi da indicatori in chiaroscuro, la dinamica della domanda di mobilità finalmente disegna nel 2014 un quadro nell’insieme molto positivo. Secondo le stime dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort, gli italiani hanno ripreso a muoversi, a “consumare” mobilità, soprattutto nelle aree urbane e nel corto raggio; e nel rimettersi metaforicamente in moto riscoprono le scelte dei mezzi di trasporto più sostenibili, ovvero spostamenti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici.”
- Dicembre, 3
- 1327
- trasporto collettivo
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