Secondo uno studio realizzato dall’EEA, ad oggi il traffico stradale rimane la più grande fonte di inquinamento acustico.

Il briefing pubblicato dall’ European Environment Agency “Managing exposure to noise in Europe” fornisce delle stime aggiornate sul numero di persone esposte al rumore in Europa, insieme ad un aggiornamento sulle misure intraprese dagli Stati Membri dell’Unione Europea per fronteggiare il problema dell’inquinamento acustico.

L’inquinamento acustico rimane il maggiore problema di salute ambientale in Europa, essendo la sua principale fonte il settore dei trasporti. Il rumore del traffico stradale è la fonte di rumore che principalmente supera il limite EU di 55 decibel (dB) per le esposizioni giornaliere e i 50 dB per le esposizioni notturne. Circa 100 milioni di persone sono esposte al rumore del traffico stradale al di sopra dei 55 dB nei 33 paesi membri dell’EEA. Di questi, 32 milioni sono esposti a un valore molto elevato di rumore (al di sopra dei 65 dB). Le ferrovie sono la seconda fonte di inquinamento, con 19 milioni di persone esposte a più di 55 dB. Al terzo posto il rumore degli aeroplani, nelle vicinanze degli aeroporti principali, con più di 1,4 milioni di persone esposte, seguito dal rumore industriale nelle aree urbane con 1 milione di persone esposte.

L’inquinamento acustico da traffico stradale è il secondo problema ambientale più dannoso, dopo l’inquinamento atmosferico, stando a quanto affermato dalla World Health Organization (WHO). L’effetto dannoso deriva principalmente dalla reazione di stress che il rumore provoca sul corpo umano, che può anche verificarsi durante il sonno. Questo può portare potenzialmente a morte prematura, malattie cardiovascolari, compromissione cognitiva, disturbo del sonno, ipertensione e sicuramente irritazione.

L’Unione Europea ha adottato diverse misure per risolvere il problema attraverso la Direttiva del 2002 sull’ Environmental Noise Directive, con cui si richiede agli Stati Membri di preparare mappe di rumore per informare lo sviluppo dei piani di azione per preventivare e ridurre l’esposizione dannosa. Il briefing , inoltre, presenta un sommario aggiornato delle differenti misure intraprese per la riduzione del rumore, come la riduzione del rumore, oppure al miglioramento dell’assetto urbanistico per migliorare le condizioni del traffico e rendere gli spazi stradali più grandi.

(Photo Credit: www.eea.europa.eu)