L’Ultimo dossier di Anci e Asstra analizza i costi economici e ambientali della mobilità sostenibile.

L’ultimo studio sulla mobilità e sui suoi costi è stato presentato il 26 ottobre al Comune di Catania. La ricerca, condotta da Anci e Asstra, analizza nello specifico lo status della mobilità all’interno delle grandi metropoli.

Veicoli inquinanti, mezzi pubblici troppo vecchi rispetto alla media Ue, alte emissioni di C02: questo è quello che emerge dal report. Ma ci sono anche molte notizie positive, come la costante diminuzione delle immatricolazione o l’estensione progressiva delle piste ciclabili nelle nostre città.

 

Stando ai dati del report l’Italia è il secondo Paese europeo per tasso di immatricolazione (numero di auto per abitante): siamo passati da 5 autoveicoli per 100 abitanti nel 1961, a 50 nel 1991, a 61 nel 2014: più di 70,8 vetture ogni 100 abitanti a Roma  a fronte di una media europea che non arriva a 40 (Berlino 35, Madrid 32).

L’Italia si conferma maglia nera d’Europa anche per quanto riguarda l’età media degli autobus: i nostri trasporti hanno, in media, quasi 12 anni, contro gli 8 di Spagna e Francia e i 7 della Germania.

 

Tuttavia, non mancano le buone notizie: sempre più estesa è la rete delle piste ciclabili nei capoluoghi delle città metropolitane. Nell’anno 2008 era di 689,5 km, nel 2012 era di 913,9 km, nel 2015 è cresciuta ulteriormente di 149 km (l’incremento – dal 2008 al 2015 – è stato del54,2%). A livello nazionale – nel periodo 2008-2015 – la rete si è estesa di 1346 km (+47,7%).

Leggi il report I costi della mobilità (in)sostenibile