Dal 21 marzo al 21 giugno 2021 eventi online e di prossimità per chi ama camminare, pedalare, viaggiare sui treni locali e visitare i borghi.
Dal 21 marzo al 21 giugno tanti gli eventi in arrivo protagonisti della Primavera per la Mobilità Dolce 2021 promossa dalla Alleanza Mobilità Dolce: per chi ama pedalare, camminare, scoprire ferrovie locali ed immergersi nei borghi e nel paesaggio italiano. La Primavera 2021 vuole essere un messaggio di speranza con “la mobilità dolce per far ripartire l’Italia” in tempi difficili di pandemia, con la voglia di tornare a vivere all’aria aperta, in piccoli gruppi, nella natura e nei borghi italiani.
La Primavera Mobilita Dolce 2021 ha il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, del Ministero della Cultura, di ANCI, ASSTRA, di Fondazione FS e della Associazione Europea Vie Francigene.
Una tappa fondamentale è la Giornata Nazionale delle Ferrovie delle Meraviglie fissata per il 22 e 23 maggio, dedicata a valorizzare ferrovie locali, treni turistici e greenways, in stretto collegamento con l’Anno Europeo delle Ferrovie 2021. In occasione della terza edizione si svolgerà un evento online dedicato alla difficile situazione delle ferrovie piemontesi, con tratte purtroppo in dismissione, chiuse o temporaneamente sospese. Protagonisti di questi eventi saranno Legambiente, Kyoto Club, la Federazione delle Ferrovie Turistiche e Museali, l’Associazione per la ferrovia Orte Civitavecchia, InlocoMotivi, Associazione Ferrovia Torino Svizzera, Amici della ferrovia della Valmorea.
Dal 17 al 19 giugno, la Maratona Ferroviaria 2021 sarà l’evento conclusivo della Primavera Mobilità Dolce: una manifestazione dalla durata di 3 giorni lungo linee ferroviarie locali per sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore della rete ferroviaria italiana per lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle aree interne. Quest’anno, la Maratona dell’Arco Alpino (Milano-Venezia) percorrerà le linee locali più panoramiche, utilizzando ogni possibile mezzo di trasporto pubblico locale, dal bus, al treno a scartamento metrico, senza escludere funicolari, linee ferroviarie turistiche di recente riapertura e tram-treno. Realizzeranno questo evento Italia Nostra, UTP Assoutenti, FIFTM, Federparchi, Transdolomites.
Per il 2021, AMODO e le sue Associazioni promuove l’approfondimento, l’analisi e tanta progettualità per quando il Paese potrà finalmente ripartire con eventi online, webinar e dirette social. Solo se sarà possibile – sulla base delle norme vigenti in quel periodo – si potranno svolgere alcuni eventi di prossimità per piccoli gruppi in presenza a piedi, in bicicletta e sulle ferrovie locali. Associazione Comuni Virtuosi, nell’ambito delle anteprime del Festival della Lentezza 2021, ha in programma per sabato 22 e domenica 23 maggio, nei comuni parmensi il progetto “Arte a pedali”, progetto a basso impatto ambientale. Musica e narrazioni al centro della performance, dove il pubblico, pedalando assieme ai musicisti, diviene protagonista di un evento sensoriale che ha come sfondo l’evoluzione dei paesaggi attraversati dai percorsi ciclabili.
Per chi ama camminare, AMODO sarà partner del Mese nazionale dei Cammini Francigeni promossa da Rete dei Cammini, in programma per il mese di maggio, con eventi online ed in piccoli gruppi per far conoscere la bellezza dei cammini italiani. Protagonista dell’edizione 2021 sarà il progetto Scuole in Cammino e la presentazione del suo Vademecun dedicato alle scuole. FIE – Federazione Italiana Escursionismo, in occasione dei suoi 75 anni dalla Fondazione, promuove passeggiate, escursioni in piccoli gruppi tra i sentieri del Belpaese, con eventi e un concorso fotografico europeo. Tra queste, escursioni archeologiche e naturalistiche nel Lazio utilizzando la formula Treno+Sentiero.
Cittàslow, organizza dal 7 al 12 giugno una settimana di incontri webinar a tema sui principali progetti in corso, dallo slow urbanism al Cittaslow Tourism, dalla Comunità responsabile all’Artigianato dalla Scuola alle infrastrutture green, per sottolineare l’importanza di città sostenibili e del turismo lento. MTB Club Spoleto promuove l’uso della bicicletta con eventi in Umbria: il 19-20 giugno si svolgerà a Scheggino il primo evento Gravel sulla vecchia ferrovia Spoleto-Norcia. Eventi nei borghi saranno sostenuti da BAI – Borghi Autentici d’Italia, per riscoprire i piccoli borghi
italiani, che anche nell’anno 2021 saranno ancora i protagonisti del turismo di prossimità, lungo le reti della mobilità dolce, la natura ed i prodotti enogastronomici. AIAPP, l’Associazione degli architetti del Paesaggio, ci guiderà tra Giardini e Paesaggi italiani con eventi e progetti in streaming di formazione. Legambiente in occasione della sua compagna #VolerBeneAllItalia si concentrerà su turismo in bicicletta lungo la rete delle ciclovie italiane, per promuovere l’intermodalità dalle stazioni ferroviarie, green station come veri hub della mobilità dolce del nostro paese e delle aree interne.
A queste iniziative già in calendario, molte altre sono in preparazione da parte delle 28 associazioni e le 18 aderenti, che formano l’Alleanza, come il Touring Club Italiano, AITR, WWF, AEC, Associazione Greenways, AICS, Napoli Pedala, Federparchi, Associazione Italiana Turismo Responsabile, AIGAE, Federtrek, Associazione Ferrovieri del genio, Salento Bici Tour. “La Primavera per la Mobilità dolce 2021, vuole anche essere l’occasione per chiedere al Governo Draghi e Parlamento, che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Next Generation Italia, abbia una adeguata e necessaria attenzione alla mobilità attiva, ferrovie locali, borghi e turismo sostenibile. Un progetto ed una visione indispensabili per una ripartenza sostenibile, l’occupazione duratura e la tutela del territorio nel nostro Paese – ha dichiarato Anna Donati, Portavoce AMODO”. A tal proposito l’Alleanza Mobilità Dolce ha avanzato ed inviato alle istituzioni 7 raccomandazioni e richieste di integrazione e modifiche al PNRR in revisione. Ecco il link per leggerle. 7 idee AMODO per migliorare il Next Generation Italia – Mobilità Dolce (mobilitadolce.net)
AIAPP: le città italiane protagoniste della transizione ecologica
L’incontro si terrà venerdì 19 marzo, per celebrare le giornate dedicate al paesaggio e all’acqua (14 e 22 marzo).
Si svolge venerdì 19 marzo, ore 17-18.30, il web talk promosso da AIAPP, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, membro dell’Alleanza Mobilità Dolce, su piattaforma zoom, nel canale Youtube di AIAPP e in diretta Facebook, sulla necessità che le città siano le protagoniste della transizione ecologica.
Mentre è in fase di definizione il PNRR, alcune associazioni culturali e tecnico scientifiche si mettono a disposizione per offrire il proprio contributo in un momento che deve vedere tutte le forze intellettuali e tecniche – oltre che quelle politiche – collaborare alla costruzione di un piano strategico di progetti capaci di rispondere agli obiettivi ambientali richiesti e di far ripartire il Paese.
AIAPP -Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio- propone cinque ambiti strategici entro i quali inquadrare i progetti che diverse realtà sociali e professionali stanno indicando, per costruire un nuovo ambiente per l’abitare.
La città è il luogo in cui si sovrappongono e/o si incrociano le maggiori criticità e dove un approccio sistemico e integrato permetterebbe di rafforzare le ricadute ottenibili con progetti mirati, interdisciplinari e tecnicamente rispondenti ai parametri richiesti dall’Europa.
Di centri urbani come prima frontiera di un cambiamento si discuterà nel web talk “Da Metropolis a Greentown: le città italiane protagoniste della transizione ecologica”. L’incontro si terrà venerdì 19 marzo, per celebrare le giornate dedicate al paesaggio e all’acqua (14 e 22 marzo) dalle 17,00 alle 18,30.
Scarica qui la locandina dell’evento
Per saperne di più su AIAPP https://www.aiapp.net/
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: per accelerare la decarbonizzazione, nemmeno un euro ai combustibili fossili
Documento di WWF, Legambiente, Greenpeace, Transport&Environment e Kyoto Club su PNRR e decarbonizzazione.
1) Nemmeno un euro ai combustibili fossili 2) Non basta che siano verdi, i progetti devono essere significativi; 2) non bastano progetti servono riforme, 3) implementare e monitorare e 4) spendere per innovare: questi i 5 principi in base ai quali le organizzazioni ambientaliste WWF, Legambiente, Greenpeace, Transport&Environment e Kyoto Club valuteranno la coerenza e l’efficacia del PNRR per imprimere una forte accelerazione verso la decarbonizzazione, in linea con quello che sta succedendo a livello globale.
Le risorse dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR), infatti, rappresentano un’opportunità senza precedenti di allineare i nostri sistemi di produzione e consumo alla sfida della decarbonizzazione.
La revisione del PNRR, annunciata dal nuovo Governo, è l’occasione per farlo evitando di intrappolare capitali in processi basati sulle fonti fossili.
WWF, Legambiente, Greenpeace, T&E, Kyoto Club hanno presentato oggi un documento congiunto che, in modo sintetico, chiarisce cosa si aspettano di vedere e cosa invece vorrebbero non vedere incluso nella revisione del PNRR sul merito della lotta al cambiamento climatico e alla decarbonizzazione. Le associazioni chiedono:-
– Che almeno il 50% delle risorse del fondo Next Generation EU sia indirizzato a progetti legati alla decarbonizzazione, circa 100 miliardi di €, da destinare all’80% alle quattro dimensioni chiave della decarbonizzazione: la promozione delle fonti rinnovabili e la loro integrazione nei sistemi energetici con particolare attenzione a infrastrutture di rete ed accumuli, la promozione dell’efficienza energetica, la trasformazione del sistema dei trasporti e la sua elettrificazione, la conversione dei processi industriali-
– Che il piano includa nelle sue premesse una lista di esclusione affinché nessuna fonte fossile né alcun processo di trattamento dei rifiuti che favorisca a valle l’impiego di fonti fossili, quali la plastica, possa accedere ai fondi NGEU. L’impiego dei combustibili fossili, in particolare di gas naturale, nel settore dei trasporti, degli impieghi industriali, nella filiera dell’idrogeno e nel mercato elettrico, non deve accedere alle risorse del PNRR. La stessa esclusione deve valere per la tecnologia di cattura e stoccaggio del CO2 (CCS), che non deve essere finanziata da soldi pubblici. A tal proposito, le associazioni insistono che questo impegno si rifletta anche nei mandati delle istituzioni finanziarie pubbliche, CDP, Invitalia e SACE (sul modello adottato dalla BEI)
– Che i capitoli di spesa siano accompagnati da un programma di riforme aggiuntive a quelle richieste dal semestre europeo, in coerenza ed a supporto di strategie settoriali di lungo periodo per ciascuna delle dimensioni significative (rinnovabili, trasporti, efficienza, industria).
– Che nel piano emerga lo sforzo di favorire l’accesso alla decarbonizzazione e alla transizione energetica per le fasce più deboli della popolazione, nell’efficienza energetica, nel trasporto pubblico, nell’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici.
Sulla base di questa impostazione, il documento di WWF, Legambiente, Greenpeace, T&E e Kyoto Club elenca possibili ambiti di progetti e riforme per le quattro dimensioni identificate:
– Nel settore delle rinnovabili il PNRR dovrà essere in grado, partendo dalla riforma delle autorizzazioni, di portare almeno 6.000 MW di rinnovabili elettriche l’anno, con interventi attenti a minimizzare il consumo di suolo.
– Nel settore dell’efficienza energetica, il PNRR deve lanciare programmi significativi negli edifici pubblici a partire dalle scuole e dall’edilizia residenziale. Anche in riferimento all’edilizia privata, i piani di spesa devono essere vincolati ad obiettivi minimi di efficienza.
– Nel settore della mobilità i progetti devono focalizzarsi nella mobilità urbana e regionale, per circa 30 mld di euro, e nella messa in sicurezza delle strade. Il PNRR non può mancare l’elettrificazione del sistema dei trasporti, inclusa la realizzazione dell’infrastruttura di ricarica.
– Nel settore industriale servono tre diversi programmi, i) a breve per favorire efficienza energetica ed economia circolare, riducendo la quantità di rifiuti prodotti ii) strategico per innovare con l’idrogeno verde, gli accumuli, l’elettrificazione dei trasporti, ed l’elettromeccanica, iii) nel lungo periodo per impostare la decarbonizzazione di acciaio e cemento.
In ultimo le associazioni auspicano che lo spirito di consultazione con le associazioni ambientaliste, presupposto significativo del nuovo Governo, venga mantenuto anche nella sostanza e nel merito delle decisioni e coinvolga la società civile e le sue rappresentanze.
Scarica il comunicato stampa delle associazioni
Scarica il documento “La decarbonizzazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”
Energie e reti a servizio della città, tra giustizia sociale e ambientale
Mercoledì 10 marzo 2021 alle ore 16:30 si terrà l’evento organizzato dall’Associazione Roma Ricerca Roma.
Dopo il lancio dell’associazione e il primo incontro pubblico di discussione sul tema Abitare, l’associazione Roma Ricerca Roma continua con la presentazione delle proposte per la città. Questa volta si parlerà di infrastrutture e servizi pubblici di Roma e del suo hinterland, in particolare sanità, acqua, energia, trasporti e rifiuti, in quanto fattori chiave per il miglioramento dell’ambiente urbano nel suo insieme e per la salute, il benessere e la qualità della vita dei cittadini. Insieme al welfare, la fornitura di beni e servizi di base è infatti cruciale per le opportunità delle famiglie, gli investimenti delle imprese, la crescita dell’occupazione e della “economia fondamentale materiale”.
Il documento in discussione si può consultare e scaricare gratuitamente al seguente link → https://bit.ly/2Punscl
Introduce:
Francesca Bria | Presidente del Fondo Nazionale InnovazioneLe proposte di Roma Ricerca Roma:
Daniela De Leo | Roma Ricerca Roma
Federico Tomassi | Roma Ricerca RomaIntervengono:
Paolo Arsena | Metrovia
Anna Donati | Kyoto Club
Estella Marino | ex Assessore all’ambiente di Roma Capitale
Domenico Nesci | Deep Blue Ventures
Grazia Pagnotta | Storica, Università di Roma Tre
Susanna Spafford | Tutti per Roma
Adolfo Spaziani | Utilitalia
Alessandro Specchia | Blog di Mercurio
Flaminia Violati | Agenzia controllo e qualità dei servizi pubblici di Roma
Edoardo Zanchini | Forum Disuguaglianze Diversità
L’evento sarà in diretta sulla pagina Facebook dell’associazione: https://www.facebook.com/romaricercaroma/.
Chi desidera partecipare su Zoom, è pregato di mandare un messaggio a: inforomaxroma@gmail.com
Trasporti, Anna Donati: la regolazione pubblica essenziale per indicare il futuro della mobilità
La responsabile mobilità Kyoto Club intervistata nel nuovo libro “Pubblico è meglio. La via maestra per ricostruire l’Italia“.
“Siamo ancora troppo immersi nella pandemia per poter dare delle risposte esaurienti e di prospettiva: quello che è certo che il futuro della mobilità dipenderà anche dalle scelte pubbliche che verranno adottate e decise nei prossimi mesi”.
A sostenerlo è Anna Donati, la Coordinatrice del gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club, intervistata da Altero Frigerio e Roberta Lisi nel loro ultimo libro “Pubblico è meglio. La via maestra per ricostruire l’Italia” (Donzelli Editore).
Nello specifico, nel volume in uscita nella librerie, Donati ha curato la voce dedicata alla mobilità, analizzando lo stato dell’arte alla luce dell’evoluzione della pandemia del covid-19 e del Recovery Plan italiano in corso di scrittura a Palazzo Chigi.
Secondo l’esperta, il sistema trasporti del nostro Paese “sconta la mancanza di una pianificazione adeguata e coerente, ha un deficit di servizi di trasporti collettivi e per la mobilità attiva, con importanti differenze per infrastrutture e servizi tra Nord, Centro e Sud. Sulle nostre strade ci sono ancora oltre 3000 morti ogni anno e 250.000 feriti”.
Cosa fare quindi per colmare questa grave lacuna? Per la coordinatrice del gruppo mobilità di Kyoto Club l’Italia deve recuperare il deficit con gli altri Paesi e città europee attraverso “la realizzazione di nuove reti tramviare e metropolitane, il potenziamento del trasporto collettivo e nuovi autobus elettrici, far crescere la mobilità condivisa”. Inoltre, il Belpaese è maglia nera in Europa per le due ruote: per questo “per la mobilità in bicicletta dobbiamo investire nelle reti ciclabili, interventi di moderazione del traffico e sicurezza stradale“.
La decarbonizzazione, dei trasporti, sottolinea Donati, richiede anche di “puntare sul veicolo elettrico sia per il trasporto pubblico che per i veicoli privati, con un progetto industriale italiano per veicoli innovativi e la riconversione dell’occupazione dell’automotive”.
Per l’Italia il settore dei trasporti, sostiene l’ex senatrice, deve vincere la “doppia sfida della decarbonizzazione e del rispetto dei limiti per la qualità dell’aria, garantendo l’incremento dei servizi di trasporto collettivo, condiviso e della mobilità attiva, con una drastica riduzione del numero dei veicoli, di cui abbiamo il primato europeo con 638 veicoli ogni 1000 abitanti. Quindi risparmiare traffico non solo si può ma si deve fare”.
“In tempi di pandemia e distanziamento abbiamo scoperto il lavoro da remoto, gli eventi in streaming, le riunioni in videochiamata, eliminando viaggi, convegni e spostamenti”, conclude l’esperta, che precisa infine che “quando avremo superato la pandemia avremo voglia di ritrovarci ma è facile prevedere che una parte delle attività resterà da remoto: questo è positivo perché aiuta a ridurre il traffico e gli spostamenti”.