Il sito Theguardian.com ha eletto Odense, in Danimarca, città europea con le migliori condizioni di abitabilità.
Nel Comune di Odense, città danese meno nota di Copenaghen, il 50% degli spostamenti quotidiani avviene in bicicletta, grazie a un percorso ben strutturato di 600 chilometri di piste ciclabili e123 ponti riservati a ciclisti e pedoni.
La città non è stata però sempre così bikefriendly: negli anni Sessanta, infatti, Odense era un centro industriale che progettava strade a più corsie per la circolazione veloce di automobili.
La situazione è cominciata a cambiare tra il 1999 e il 2002 quando il comune ha deciso di fare del numero 20 il suo must: 20 mila corone danesi (all’incirca 2mila sterline) da investire in crescita del 20% dei ciclisti e riduzione del 20% del numero di incidenti stradali che coinvolgono biciclette.
Grazie a questa iniziativa di inizio millennio, Odense ha fatto oggi della bicicletta l’asse portante del progetto di abitabilità, appoggiato dalla politica e dalle associazioni per rimodellare il tessuto urbano su canoni ecosostenibili attenti alla qualità della vita.
A spiegare all’Europa quanto la bicicletta sia necessaria in Danimarca sono gli studenti universitari di altre città che vengono a Odense per continuare gli studi: il prezzo elevato dei mezzi pubblici (si parla di un equivalente di 3,50 euro a biglietto) è uno dei motivi per cui chi viene qui per studiare preferisce spostarsi in bicicletta; ciò comporta una diminuzione delle auto in centro, una migliore qualità dell’aria e una maggiore vivibilità.
Odense è molto attiva anche nella promozione della mobilità dolce a scuola: 4 alunni su cinque, per un totale dell’81%, scelgono in piena autonomia dai genitori di andare a scuola in bici. La cultura della mobilità sostenibile viene loro trasmessa sin dall’età di due anni.
(Photo Credit: Rivistabc.com)