A Bologna il sindaco annuncia la cancellazione di quattro corsie preferenziali. Un approfondimento a cura del Comune.

Le parole sono importanti e sentir parlare di “recupero di tempi di vita” annunciando un provvedimento che cancella quattro corsie preferenziali e ne apre al transito di scooter e moto altre tre suona strano: soprattutto perché la città oggetto del provvedimento è Bologna, una delle realtà urbane più attive in questi ultimi anni sul fronte della mobilità nuova. L’annuncio del primo cittadino Virginio Merola del 19 gennaio anticipa il provvedimento sperimentale che sarà operativo dal prossimo 6 febbraio, come viene spiegato dettagliatamente sul sito del Comune.

Considerare la cancellazione di alcune corsie preferenziali e l’apertura di altre anche a scooter/moto un fatto positivo che fa “recuperare tempi di vita” ai cittadini è una rappresentazione che distorce la realtà. Il traffico che fa perdere tempo prezioso e peggiora la qualità della vita, delle strade e dell’aria *di tutti* è prodotto in massima parte proprio da quegli stessi cittadini che utilizzano il mezzo privato motorizzato per i loro spostamenti in città, anche in zone ben servite dai mezzi pubblici, rinunciando a forme alternative e sane di muoversi: a piedi e in bicicletta, quelle sì dei veri toccasana per “recuperare tempi di vita” grazie all’attività fisica e a tutti i benefici per la salute connessi con il movimento, soprattutto come antidoto contro la sedentarietà.

continua a leggere su Bike Italia