La denuncia di Adiconsum: incentivi per le auto elettriche nell’oblio, costi dell’elettricità per la ricarica ancora alti, trasporto pubblico e auto blu inquinanti.

“Con la nuova Legge di Bilancio 2019 pensavamo tutti che, finalmente, per lo sviluppo della mobilità sostenibile si facesse sul serio e che i problemi legati all’inquinamento e alle modificazioni del clima cominciassero a trovare soluzioni anche in Italia”. A dichiararlo è Pierpaola Pietrantozzi, Segretario nazionale Adiconsum, l’Associazione a difesa dei consumatori e dell’Ambiente.
Scopriamo invece con delusione, che, come sempre, tranne i proclami, nulla accade – prosegue Pietrantozzi – La grave situazione ambientale del pianeta non permette più di scherzare su queste tematiche e Adiconsum chiede al Governo di essere concreto.

Quella di Adiconsum è un monito al Governo, ritenuto responsabile di non fare abbastanza per portare avanti politiche a favore della mobilità elettrica e sostenibile. Nonostante siano passati 3 mesi dalla Legge di Bilancio, precisa il responsabile dell’Ufficio Studi, Ricerche e Innovazioni di Adiconsum, Mauro Vergari, “tutto è fermo.Gli incentivi per l’auto elettrica stanno diventando una barzelletta che offende i consumatori – afferma Vergari, che poi precisa – I bonus, infatti, non sono ancora operativi a causa della mancata pubblicazione in GU dei decreti attuativi. I vari Ministri interessati si rimpallano le responsabilità, ma il risultato è che chi decide di acquistare veicoli a bassissima emissione di CO2 non può farlo perché i legiferati incentivi non si applicano”.

“Oltre agli incentivi – continua Vergari – mancano anche le azioni utili allo sviluppo della mobilità elettrica, come la regolazione del costo dell’energia per la ricarica pubblica e privata, tanto che chi carica la propria auto in un box (pertinenza legata alla casa) non servito dalla stesso contatore della propria abitazione, paga l’energia con la tariffa più cara del mercato, perché ritenuta tariffa “altri usi”, e anche chi ricarica dalle colonnine elettriche paga ormai €0,50 al kWh. Da evidenziare anche le scelte poco sostenibili intraprese dalla Pubblica Amministrazione, acquistando 8.280 nuove auto blu e grigie, con motori termici e carburanti fossili”.

“Per un corretto sviluppo di una mobilità sostenibile – conclude Pietrantozzi – è invece indispensabile agire, oltre che sul costo delle auto anche su quello dell’energia elettrica. Senza una corretta ed adeguata tariffa energetica per la mobilità, i veicoli elettrici, anche se incentivati, non saranno mai per tutti i consumatori e continueranno ad essere una nicchia, non risolvendo i gravi problemi delle emissioni inquinanti. Stessa cosa per gli acquisti della Pubblica Amministrazione: se le abitudini di mobilità protese alla sostenibilità non cambiano a partire dalle autorità amministrative diventa difficile credere che le norme e le politiche proposte siano realmente efficaci e soprattutto diventa complicato far cambiare le abitudini di mobilità ai singoli cittadini”.