Obiettivo del Piano di mobilità sostenible, in fase di consultazione fino al 7 agosto, è ridurre traffico e inquinamento, ma anche di migliorare i collegamenti con le periferie. 

Spostare il 50% dei cittadini che attualmente utilizzano l’auto o la moto su un veicolo pubblico e sulla mobilita’ sostenibile entro il 2030. È l’obiettivo principale del nuovo Piano urbano della mobilita’ sostenibile, il PUMS, adottato lo scorso 2 luglio dalla giunta del Comune di Palermo, e presentato alla stampa dal sindaco, Leoluca Orlando, e dall’assessore alla Mobilita’, Giusto Catania.

In un documento di 600 pagine, l’amministrazione del capoluogo siciliano delinea quelli che saranno gli obiettivi principali del nuovo Pums: migliorare l’attrattività del trasporto pubblico collettivo e quella del trasporto condiviso; sotto il profilo energetico, ridurre il consumo di carburanti tradizionali diversi dai combustibili alternativi e miglorare la qualità dell’aria; dal punto di vista della sicurezza, ridurre gli incidenti stradali e migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti; sotto il punto di vista socio-economico, migliorare l’inclusione sociale, aumentare il tasso di occupazione e riduzione dei costi della mobilità (connessi alla necessità di usare il veicolo privato).

“Finora – afferma il sindaco Leoluca Orlando – abbiamo coltivato interventi parziali, dalle pedonalizzazioni al tram; adesso mettiamo a regime un’unica visione. Siamo in presenza di un atto storico: una sorta di piano regolatore della mobilità sostenibile, che ci consentirà di mettere in sicurezza il cambio culturale della città”.

Nel Pums si parla di nuove linee di tram, di piste ciclabili, di green way Palermo-Monreale, del rinnovo della flotta di bus, di controllo dei varchi della Ztl, dei semafori “intelligenti”, di parcheggi interrati. Ma anche l’Anello ferroviario, il Passante, la Mal (la Metropolitana automatica leggera) e infrastrutture del futuro quali il ponte Rapisardi e il radiale Imera.

Un percorso a tappe che dovrà portare in un orizzonte temporale medio-lungo alla realizzazione di opere destinate ad incidere nella mobilità cittadina. Cambiando – è questa l’intenzione dell’amministrazione Orlando – il volto di Palermo: “Da città costruita per favorire la mobilità privata, si ribalta la scala. Le priorità saranno pedoni, bici, bus, tram. E le auto? “Dimostreremo che sarà economicamente più conveniente spostarsi con i mezzi pubblici piuttosto che con mezzi privati” dice il sindaco, secondo cui gradualmente verranno ridotti gli spostamenti in auto. Il futuro si chiama intermodalità, con i cittadini che magari alla macchina non rinunceranno completamente ma, a seconda delle esigenze, potranno proseguire i loro tragitti in tram o con il bike sharing. “Con le nuove linee tramviarie – spiega Catania – gli stalli per le auto su sede stradale verranno rimpiazzati con parcheggi interrati multipiano”. Ne sono previsti in corrispondenza di via Libertà, piazzale Ungheria, via Alcide De Gasperi, via Domenico Costantini, viale Strasburgo, via Palazzotto.

Il documento è aperto alla consultazione di enti e associazioni fino al 7 agosto 2019.

Maggiori informazioni sul PUMS di Palermo