Lo ha dichiarato Massimo Roncucci, Presidente di ASSTRA, secondo cui “le sfide dell’urbanizzazione globale si vincono con il trasporto pubblico a basso impatto ambientale” .

Secondo Roncucci la proposta tedesca di rendere gratuito il trasporto pubblico nelle zone ad alto inquinamento atmosferico va valutata con attenzione. Per il Presidente di ASSTRA il problema più rilevante per il nostro Paese è il gap infrastrutturale che ci vede fanalini di coda rispetto ai maggiori paesi europei e con un parco autobus tra i più vecchi. “Pensare di applicare la formula tedesca al nostro paese – dichiara il numero uno dell’Associazione Trasporti – anche solo a titolo sperimentale ed in alcune città come forse faranno in Germania, sarebbe come pensare di curare un braccio ferito con l’aspirina”.

Per Roncucci In Italia il problema non è il costo del biglietto, tra i più bassi in Europa. “Le indagini sui comportamenti di mobilità degli italiani che facciamo ogni anno con Isfort – dice Roncucci – mettono in evidenza la disponibilità delle persone a pagare anche di più il prezzo attuale dei mezzi pubblici. In cambio, però, tutti chiedono maggiore qualità e quantità di servizi.  Perché se si pensa di arrivare col biglietto gratis a spostare una quantità di utenza dal trasporto privato/automobile tale da fare la differenza sui livelli di inquinamento urbano, a monte bisognerebbe essere sicuri di proporre ai cittadini un sistema infrastrutturale in grado di reggere l’impatto di un trasferimento modale epocale”.

 L’obiettivo è giusto, sottolinea Roncucci,  ma il mezzo per raggiungerlo non credo possa essere la scorciatoia della gratuità.

Noi siamo convinti, invece, conclude Roncucci, che la risposta strutturale per i danni recati alle aree urbane da traffico e inquinamento sia lo sviluppo del trasporto pubblico. Per questo bisogna continuare sulla strada tracciata col programma “Connettere l’Italia” che ha pianificato risorse ingenti a sostegno del trasporto pubblico fino al 2033. Una strada non solo da seguire ma da implementare e coordinare con i piani dei comuni per la mobilità sostenibile, perché non solo ci vogliono infrastrutture, mezzi pubblici ad alta prestazione di servizio e non inquinanti ma anche corsie preferenziali e pianificazione urbana organica e integrata con l’offerta del servizio.

Leggi il comunicato stampa