Sistemi di trasporto a fonti rinnovabili, scenari futuri per le città
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Quali sono le opportunità, sotto il punto di vista tecnologico ed energetico, per i sistemi di trasporto alternativi ai combustibili fossili?
Ad indagarlo a fondo è lo studio “Transportation in a 100% renewable energy system” a cura di alcuni esperti dell’Istituto di Scienze Marine (ICM) e del Consiglio Spagnolo della ricerca scientifica e pubblicato di recente su ScienceDirect (allegato in basso).
Secondo quanto sostengono gli studiosi, i sistemi di trasporto 100% rinnovabili richiederebbero circa il 18% di energia in meno per fornire le stesse prestazioni del 2014. Ma attenzione: mentre un’importante riduzione di energia è prevista nel trasporto su strada (-69%), per i trasporti marittimi e aerei si stima è previsto un aumento consistente dei consumi, rispettivamente del +163% e +149%.
Attualmente, i trasporti sono altamente dipendenti dalle fonti fossili: oltre il 94% dell’energia richiesta dal sistema dei trasporti è fornita dal petrolio, il 3% dal gas naturale e altri combustibili, il 2% dai biocarburanti e appena l’1% dall’energia elettrica.
Nel trasporto passeggeri, i veicoli privati consumano circa la metà dell’energia totale richiesta dal sistema, mentre quello delle merci contribuisce per circa 45% dei consumi, con una metà a carico del trasporto pesante.
Ma lo studio mette poi in guardia: a parità di organizzazione del trasporto, anche in sistemi di trasporto 100% rinnovabili, la fornitura di energia pulita e le biomasse disponibili in maniera sostenibile non sarebbe sufficiente a soddisfare contemporaneamente la richiesta di energia nel settore civile, agricolo e industriale. Inoltre, se manteniamo gli attuali livelli di trasporto privato, un’economia 100% rinnovabile utilizzerà un’elevata quantità delle riserve attuali di rame, nickel, litio e platino.
Una delle conclusioni dello studio sostiene la necessità di ridurre consistentemente il flusso di trasporto privato nelle città: una riduzione del 50% della flotta di autoveicoli a uso privato le renderebbe più vivibili e permetterebbe un uso sostenibile dei metalli sopra menzionati .
Se vogliamo risolvere questi problemi, conclude lo studio, in futuro i veicoli elettrici privati dovranno avere un ruolo limitato rispetto ad oggi, a vantaggio dei trasporti pubblici connessi alla rete e a sistemi di car-sharing elettrico.