Pistoia inaugura la 4° edizione di “Leggere la città”
La città toscana diventa la Casa del Pensiero Urbano con la “città del dialogo”.
Da oggi a Pistoia fino al 10 Aprile ha inizio l’evento “La città del dialogo”, che rappresenta la 4° edizione della campagna di sensibilizzazione urbanistica e non solo “Leggere la città”. Pistoia dal 7 al 10 aprile si trasformerà nella Casa del Pensiero Urbano. Gli appuntamenti della rassegna che si alterneranno per quattro giorni sono circa 60 e prevedono interventi da parte di architetti, fotografi, studiosi del settore che si alterneranno con interventi, mostre, lectio magistralis o presentazioni di libri. Una vera e propria occasione per porgere l’attenzione verso la città, intesa come fulcro di cultura, di urbanizzazione, di socialità, di economia e non solo.
La rassegna dedicata alla città toscana di Pistoia, prevede un ricco calendario di eventi. Ad aprire “La città del dialogo” sarà proprio una lectio magistralis dell’architetto Andreas Kipar. In programma la consueta mostra del libro, l’inaugurazione di numerose mostre, alcuni incontri e un concerto. Pistoia si presta ad essere, nella sua quarta edizione, capitale della cultura a partire dal 7 aprile, alle 15.00 Alle 15, sotto il loggiato del Palazzo comunale verrà inaugurata la mostra del libro che, ogni anno, rappresenta il cuore della manifestazione. Sarà aperta fino al 10 aprile dalle 9 alle 23.
Alla stessa ora alla biblioteca San Giorgio si terrà l’inaugurazione dell’esposizione La Pistoia di Massimo Baldi (1986 – 2016): l’eredità di un architetto urbanista, visitabile fino al 18 aprile. L’evento sarà arricchito dalla performance del maestro George Georgescu, che eseguirà al violoncello la suite n° 3 in Do maggiore di Johann Sebastian Bach. Sarà presente il presidente di Inarcassa (cassa nazionale di previdenza e assistenza per ingegneri e architetti liberi professionisti), e l’architetto Giuseppe Santoro. Il tema della rassegna “Leggere la città” fa riferimento alla riflessione sulle piccole o grandi città europee, come luoghi in cui si concentrano i disagi legati al mondo contemporaneo, ma anche come centri fruibili di innovazioni urbanistiche, sociali culturali e non solo.
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(Photo Credit: Intoscana.it)