Rigenerazione urbana, smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita: questi i temi dell’edizione 2016 del Treno Verde, campagna ambientalista di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane presentata ieri mattina, 23 febbraio 2016, a Roma nella sala conferenza della Stazione Termini (Binario 1).

Le città rivestono un ruolo centrale nella lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento atmosferico e acustico. Sensibilizzare l’opinione pubblica su temi quali smart cities, eco quartieri, mobilità nuova e stili di vita: questo l’obiettivo che si propone Treno Verde 2016, lo storico convoglio ambientalista di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, presentato ieri mattina a Roma nella sala conferenza della Stazione Termini (Binario 1).

Il convoglio sarà in viaggio per l’Italia dal 26 febbraio al 9 aprile e attraverserà 11 città italiane, da Novara a Cosenza, per parlare di rigenerazione urbana, monitorare rumore e inquinamento atmosferico e rilanciare tante buone pratiche anti-smog.

Come evidenzia, infatti, la campagna di Legambiente sulle famigerate polveri sottili PM10, “PM10 ti tengo d’occhio”, nei primi 50 giorni del nuovo anno ben 18 capoluoghi di provincia su 90 hanno superato il 50% dei giorni di “bonus” a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 di polveri sottili). Tra le città che rischiano di superare il limite imposto sono in testa Venezia e Frosinone con i loro 28 giorni di superamento, seguite da Treviso (27), Torino (27), Padova (26).

Il quadro presentato da Legambiente, anche se non mostra ancora un superamento della soglia limite dei 35 giorni/anno, si configura già come un dato evidente di quanto le nostre città, soprattutto quelle del centro-nord, risentano – già dai primi giorni dell’anno – della mancanza di interventi efficaci per liberare le strade dalle auto e, di conseguenza, l’aria dalle polveri sottili e dimostra l’urgenza di azioni politiche concrete per uscire dall’emergenza smog.

Fondamentale in tal senso un efficace coordinamento fra le amministrazioni locali e il Ministero dell’Ambiente e provvedimenti concreti per l’incentivo a forme di trasporto diverse dall’auto privata.

Nelle 11 tappe del suo viaggio, il Treno Verde 2016 darà spazio ad approfondimenti e riflessioni sull’economia civile e sulle smart cities ed eco quartieri e presenterà le molte esperienze virtuose anti-smog messe già in atto da quei comuni che hanno voluto scommettere sulla riqualificazione urbana, sull’efficienza energetica e sulla mobilità sostenibile, come ad esempio Pesaro con la sua bicipolitana (circa 78 km di piste ciclabili e 11 itinerari pedonali) o la green station di Potenza, centro per la sostenibilità e l’educazione ambientale. Sarà inoltre realizzato un monitoraggio scientifico (rumore e inquinamento atmosferico) in postazioni fisse e itineranti in collaborazione con VALORIZZA, brand di Studio SMA e Gemmlab, e con il contributo scientifico La Sapienza e CNR e sarà permesso a cittadini e studenti di salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra didattica e interattiva allestita all’interno delle quattro carrozze a tema (mondo, città, quartieri e condomini) ma con un unico filo conduttore: quello delle buone esperienze che, in Italia e all’estero, hanno già raccolto la sfida della riqualificazione urbana.

“Le città – ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni nella presentazione di ieri mattina del convoglio ambientalista – sono il centro della sfida climatica in tutto il mondo, perché è nelle aree urbane che si produce la quota più rilevante di emissioni. Il Governo, sulla base degli impegni presi a livello internazionale con la COP21, intraprenda dunque interventi mirati per stare al passo delle altre città europee, ma soprattutto delinei una strategia nazionale per la qualità dell’aria, un piano per la mobilità nuova in città accompagnato da studi accurati sulle fonti di emissione, eseguiti su scala locale e urbana”.

Anche per Gioia Ghezzi, presidente del Gruppo FS Italiane, “è necessario portare avanti campagne come quella del Treno Verde per gettare le basi di un nuovo modello di sostenibilità ambientale e di mobilità urbana e FS Italiane si candida ad avere un ruolo primario in questa sfida. Bisogna poi fare del treno il mezzo di trasporto green per eccellenza, includendo anche bici pieghevoli, auto elettriche, car e bike sharing, piste ciclabili e interscambio con bus e metro nelle grandi città”.

Come ricorda, infine, Renato Mazzoncini, amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, sono stati stanziati ben 17 miliardi di euro attraverso le Leggi di Stabilità 2015 e 2016 e il decreto Sblocca Italia. Questo budget servirà al Paese per dotarsi di infrastrutture innovative e sicure in ambito urbano, migliorare l’efficienza degli spostamenti quotidiani e perseguire nel rinnovo dei convogli: 365 nuovi treni consegnati dal 2009 ad oggi e una maxigara da 4,5 miliardi per l’acquisto di 500 nuovi treni per i pendolari.

Le tappe del Treno Verde 2016:

 Novara 26, 27, 28, 29 febbraio

Pavia 2, 3, 4 marzo

Treviso 6, 7, 8 marzo

Piacenza 10, 11 marzo

Modena 12 marzo

Pesaro 14, 15, 16 marzo

Roma Termini 18, 19, 20, 21 marzo (21 solo mattina)

Salerno 22, 23, 24 marzo

Barletta 30, 31, 1 aprile

Potenza Centrale 3, 4, 5 aprile

Cosenza 7, 8, 9 aprile.