Dopo una lunga sperimentazione diventa obbligatorio sulla metro di Milano convalidare biglietti e tessere anche in uscita. ATM esclude però le stazioni più affollate. 10.000 al giorno, gli abusivi stimati

Sono 10.000 al giorno, secondo i dati ATM, gli abusivi che ogni giorno viaggiano sulle 4 linee metro di Milano. Un danno stimabile in circa 15.000 euro al giorno, 5,5 milioni di euro all’anno. I senza biglietto, precisa comunque ATM, rappresentano “solo” poco meno dell’1% del milione e 200mila utenti giornalieri della metropolitana.

L’obbligo di timbrare anche in uscita sulla metropolitana milanese è una sperimentazione che va avanti da 3 anni. Da lunedì 15 febbraio diventa però una regola, per chi viaggia in metropolitana. I tornelli saranno tutti bloccati, anche in uscita, e quindi senza biglietto o abbonamento, o con titolo di viaggio scaduto o irregolare, non si potrà più uscire (e si dovrà fare, o rifare, il biglietto).

Si attende di vedere come si comporteranno gli addetti fissi Atm alle stazioni, perché potranno verificarsi parecchi casi di viaggiatori senza biglietto, che cercheranno di uscire ugualmente, magari con il famoso”salto del tornello”, raccontato nel 2014 anche dal Corriere della Sera.

Comunque il modo di regolarizzarsi c’è, utilizzando le macchinette elettroniche in uscita: 3 euro, per i possessori di biglietti o tessere scadute; 5 euro, una specie di mini sanzione, per chi era entrato proprio senza biglietto.

Come sa bene chi frequenta i mezzi pubblici, a Milano l’obbligo di vidimare anche in uscita in metropolitana è stato introdotto come sperimentazione da parecchio tempo, ma era attivo soltanto in alcune stazioni, tant’è che non era raro assistere a frettolosi passeggeri che si schiantavano contro le barre del tornelli in uscita, con un effetto “colpo di frusta”, convinti che i tornelli fossero aperti. Da oggi, tutti sono avvisati e quindi converrà dirigersi verso le uscite più lentamente e, soprattutto, con biglietto o tessera pronti da vidimare. L’adeguamento totale del sistema – fa sapere ATM – è stato lungo, per le difficoltà tecniche ed informatiche incontrate nell’attivare il blocco in tutte le stazioni. Comunque, in ogni fermata esiste anche un sistema di sblocco automatico, attivabile in caso di emergenza.

Data la conformazione strutturale di alcune stazioni e la prossimità alle scale, queste sono le fermate che restano però escluse dal provvedimento. Su M1: Sesto FS, Sesto Rondò, Sesto Marelli, San Babila, Duomo (lato San Babila), Cadorna FN, Lotto, Molino Dorino e Bisceglie. Su M2: Cologno Nord, Gessate, Lambrate FS (lato Bottini), Centrale FS, Garibaldi FS, Cadorna FN e Porta Genova FS. Su M3: Centrale FS, Porta Romana e Rogoredo FS. I tornelli delle stazioni di M5, al contrario, saranno tutti chiusi anche in uscita.

Fonte: EcodalleCittà